


Inventore di una ricetta originale, Giulio Cocchi fu per il Barolo Chinato anche il protagonista della sua diffusione.
In Italia il consumo del Barolo Chinato fu aiutato dalla fama di vino medicinale che si era creato. Nella tradizione piemontese divenne l’antidoto principale a tanti piccoli malanni. Col passare del tempo l’utilizzo di questo vino aromatizzato è cambiato e oggi, sull’onda del recupero delle tradizioni e della naturalità, lo si sta riscoprendo in nuovi ed interessanti stili di consumo.
Caratterizzato da equilibrio e dall’armonia nel profumo, dall’immediata gradevolezza del gusto e dalla piacevole persistenza aromatica, va servito a temperatura ambiente come elegante fine pasto oppure riscaldato a vapore con una scorza di arancia. Quasi a sorpresa è la recente scoperta del Barolo Chinato come “liquido ideale” per reggere e completare il gusto persistente anche dei cioccolati più ricchi di cacao.
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